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Weekend con stretta sulla movida nel cuore di Napoli

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La gestione della movida a #Napoli è sotto i riflettori da tempo, viste le continue lamentele dei residenti delle aree clou del by night napoletano, gli episodi di violenza e le denunce degli esercenti. Da Palazzo San Giacomo è finalmente arrivata la stretta, che obbliga tra le altre cose alla chiusura anticipata dei locali e vieta la vendita di alcolici dopo un certo orario. Misure, ricordiamo, destinate solamente ad alcune aree precise e non a tutta la città. I problemi non tardano ad essere segnalati.

Le reazioni

Il sindacato dei vigili urbani ha prontamente dichiarato di temere per l’impatto che l’ordinanza avrà sul comparto. “Un’ordinanza così ricca di autoritarismo nei suoi contenuti, francamente, nemmeno nei momenti peggiori delle follie deluchiane l’avevamo letta”. In maniera critica si è espressa anche la portavoce della segreteria cittadina del movimento demA ed ex assessore alle Attività Produttive, Rosaria Galiero. “Il sindaco giustifica l’ordinanza come necessaria risposta ad anni in cui la città ha vissuto uno stato di totale anarchia. Mi chiedo se il primo cittadino quando viene da Nola prima di barricarsi a Palazzo San Giacomo abbia fatto veramente un giro in città ed abbia compreso quanto sia fragile l’equilibrio sul quale si poggia la ripartenza per i prossimi mesi, tra rincari ed incertezze”.

Possibili nuove misure

Il Comune, però, sta discutendo anche altre azioni da mettere in campo per una migliore gestione della movida napoletana e tra queste una delocalizzazione del by night è inclusa. Si tratta di una via aperta, ma non immediatamente percorribile, purtroppo, perché servirebbero incentivi o sgravi per gli esercenti, ma, come dichiarato dallo stesso Primo Cittadino, pensare a una misura del genere sarebbe difficile perché “siamo senza fondi”. “Al momento non siamo in condizioni di fare questa cosa”, ha aggiunto il sindaco Manfredi. “Si stanno facendo tanti sacrifici economici e pensare di poter dare incentivi diventa davvero complesso”. Tra le possibili destinazioni per una ricodifica delle aree della movida, spunta anche il nome del Molo San Vincenzo, sul quale il Municipio starebbe ragionando da un po’.

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