Al netto della superstizione, questo venerdì 17 sarà sicuramente una giornata nera per i napoletani che solitamente si servono dei trasporti pubblici per spostarsi in città.
Lo sciopero nazionale dei trasporti pubblici
Treni fermi, bus parcheggiati, stazioni con le saracinesche abbassate: è così che si presenta da nord a sud la giornata nera dei trasporti pubblici. A proclamare la protesta (della durata di ventiquattro ore) è stata l’Unione Sindacale di Base – Lavoro Privato, che ha in programma anche un presidio davanti al ministero dei Trasporti il prossimo 3 marzo. Da Milano a Napoli, in diverse città si prevedono disagi per chi deve spostarsi con bus, metro, tram e treni.
La situazione a Napoli
Alle 09:30 è partito lo sciopero dei dipendenti dell’Anm. Previsto servizio ridotto sulla tratta della Linea 1 della Metropolitana, che resterà attiva solamente da Piscinola a Dante. Servizio ridotto anche sulle linee di superficie di bus e tram, senza particolari indicazioni in merito. A restare aperta al pubblico, è la Funicolare Centrale, mentre quelle di Montesanto e di Mergellina hanno sospeso il proprio servizio dopo l’ultima corsa garantita delle 09:20. Previsti forti disagi anche per chi viaggia con i mezzi dell’Eav. A fermarsi, infatti, sono anche i convogli della circumvesuviana, delle linee flegree, di quelle suburbane e gli autobus dell’Ente.
Il motivo dietro lo stop delle corse di oggi non è, però, locale, bensì relativo a una situazione di disagio dei lavoratori del settore accusata a livello nazionale. “Ci scusiamo con l’utenza per i disagi che potrebbero verificarsi”, fanno sapere i vertici dell’USB, “ma lo sciopero è l’unico strumento di lotta democratico rimasto per rivendicare miglioramenti lavorativi, economici e della sicurezza nei luoghi di lavoro, ma anche per chiedere un servizio pubblico dignitoso, efficace ed efficiente a tutela dei viaggiatori e del loro sacrosanto diritto alla mobilità su treni ed autobus puntuali, puliti e sicuri”.
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