Dopo anni di battaglia contro l’abbandono da parte delle istituzioni, prima a Pozzuoli ora a Napoli, Fabrizio Caliendo, noto esercente del centro storico, minaccia di abbandonare la movida. In una lettera spiega perchè il suo Kestè potrebbe essere messo in vendita alla camorra se si deciderà di anticipare la chiusura della movida nel week end.
Cos’è il Kestè
Il Kestè non è solo un bar. E’ un’officina di idee, un luogo di ritrovo, un baluardo di legalità. Negli anni Caliendo, con i suoi collaboratori, ha tentato di difendere la piazza dell’Orientale, Largo San Giovanni Maggiore, dai continui attacchi delle beby gang, della camorra, dei parcheggiatori, dell’incuria. Spesso, però, si è trovato da solo a combattere senza neanche l’aiuto delle istituzioni anche contro gli abitanti della zona. Oggi Caliendo dice basta.
Vendo alla camorra
“Giuro che vendo alla Camorra”, si conclude così la lettera di Fabrizio Caliendo, dopo l’ordinanza anti movida voluta dal Comune di che impone nuovi divieti ai locali della zona. “Se passa l’ennesima ordinanza che danneggia i locali io vendo il Kesté”, si legge sul suo profilo social.
Guarda la video lettera
L’ultimo post di Caliendo contro la chiusura
Sono sotto shock! L’ho scoperto stanotte alle 3 e non ho più chiuso occhio!! La nuova ordinanza per la tutela del sonno dei residenti e “lo sviluppo della notte” prevede lo stop della musica a mezzanotte! Anche se si suona all’interno del locale e si è in possesso del limitatore, dell’ “impatto acustico” e la musica non da fastidio a nessun vicino. Si sta decidendo della morte del Kestè e della musica. Non c’è riuscita la camorra che ho denunciato e fatto arrestare, non c’è riuscita la concorrenza sleale delle rivendite di alcool e droga del centro storico (lavanderie dalla camorra e affini), non c’è riuscito il covid, non ci sono riusciti gli occhi secchi degli invidiosi… Ci riuscirà il nuovo Sindaken in collaborazione stretta con De Luken.
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