Ultimo giorno di campagna elettorale prima del silenzio di domani e della consultazione che avverrà il prossimo 25 settembre. E tutti corrono a Napoli in quest’ultimo giorno di confronto
I leader provano a tirare la volata ai candidati, ai partiti e alle coalizioni. Ma anche a loro stessi: difatti, tra Napoli e le altre provincie, molti sono in corsa nei listini, altri agli uninominali.
Forza Italia si presenta con Antonio Tajani, vicepresidente e coordinatore del partito prima all’Acen per un confronto con i costruttori. Poi gli imprenditori locali presso la sede dell’Unione industriali.
Il Terzo polo invece scende in campo Mara Carfagna, ministro per il Sud e la Coesione territoriale, e Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, sedute allo stesso tavolo per una conferenza stampa all’hotel Mediterraneo, alla quale partecipa anche il deputato uscente di Italia viva e vicepresidente della Camera Ettore Rosato.
Per quanto riguarda Fratelli di Italia la leader Giorgia Meloni ha scelto l’Arenile di Bagnoli, blindatissimo per le manifestazioni di protesta dei centro sociali.
Il leader di Impegno Civico continua invece il suo giro tra la gente prima a Piazza Carlo III poi una passeggiata su Corso Garibaldi presso vari esercizi commerciali per poi chiudere la sua campagna elttorale al Teatro Sannazaro.
Una misura “di rigorosa necessità che deve restare , mentre attraversiamo un momento drammatico di crisi economica e sociale”. Il Leader del Movimento Cinque Stelle sempre da Napoli, ma ieri ha ribadito la difesa a oltranza del reddito di cittadinanza, lanciando un avviso:
“Non ci prestiamo al gioco di chi vuole ferire il volto del Mezzogiorno. O abusare del colore di Napoli. Napoli non va schiacciata solo sul ‘sussidio’, è molto altro”.
Unione Popolare di De Magistris sceglie invece Roma per chiudere la sua campagna elettorale, mentre ieri esposta in Piazza del Gesù una enorme bandiera della pace con sfilata per le strade del centro.
Di nuovo insieme sullo stesso palco invece Vincenzo De Luca e Enrico Letta per il partito democratico. I vecchi dissapori tra il governatore e il Pd sembrano superati.
Il Mezzogiorno è uno dei temi su cui spinge forte il Partito, pronto a rilanciare le sue proposte per superare il gap col centro-nord e per andare all’attacco del centro destra sull’autonomia differenziata e sulla revisione del Pnrr, temi cari a Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Ma il cavallo di battaglia di Vincenzo De Luca è il lavoro.