Sarebbe dovuto essere un weekend di festa, quello appena concluso, per gli abitanti di Castellammare di Stabia, e invece nei dintorni del Faito il clima è rimasto cupo. Il sole e le temperature miti di questa Pasqua non hanno rischiarato gli animi, dopo la tragedia che si è abbattuta sul comune partenopeo nel pomeriggio di giovedì Santo, quando una delle due cabine della funivia è precipitata, causando la morte dell’operatore EAV e di 3 passeggeri a bordo, assieme al grave ferimento di una quarta persona. Un fascicolo è stato aperto dagli inquirenti nelle scorse ore: le ipotesi di reato, omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni colpose.
Nei giorni scorsi, la nomina di un pool di esperti per la super perizia che nei prossimi giorni procederà al primo sopralluogo della funivia gestita dall’Ente Autonomo Volturno. Intanto restano oscure le cause che hanno portato alla tragedia: non è ancora se e in che punto il cavo di traino si sia spezzato, se si sia trattato di uno scarrellamento, né se e in che misura le condizioni meteo avverse abbiano influito sul disastro. Intanto resta ricoverato all’Ospedale del Mare Thabet Suleiman, lo studente palestinese con passaporto israeliano fratello di una delle vittime, Janan. Ad attendere e pregare perché la situazione migliori, all’esterno dell’ospedale di Napoli est, anche un cugino di Thabet, Ali, e uno zio, Ezeldeen.
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