Notte da dimenticare per il personale del 118 dell’ASL Napoli 1. Due le aggressioni ai danni dei sanitari che si sono verificate in città a stretto giro: in entrambi i casi, a scagliarsi contro i soccorritori sono stati degli ultras partenopei.

Personale del 118 aggredito dagli hooligans

Tanti e troppo gravi, gli episodi violenti registrati in città nella giornata di ieri. Oltre i casi più plateali che hanno visto gli ultras tedeschi scagliarsi contro la città di Napoli, però, anche aggressioni diverse e ancor meno motivate. Due gli eventi denunciati dall’associazione Nessuno tocchi Ippocrate: in entrambe le occasioni, ad avere la peggio sono infatti stati ancora una volta i sanitari del 118. “La prima aggressione”, racconta l’associazione di categoria, è avvenuta “fuori una discoteca dei Ponti Rossi. Intorno alla mezzanotte l’ambulanza del San Gennaro viene allertata per stato di ebrezza alcolica (codice verde). Sin dall’inizio un gruppo di astanti si sono dimostrati opposivi verso l’equipaggio elargendo le solite offese. L’infermiere decide allora di allertare le forze dell’ordine, ma uno di loro lo sente telefonate e comincia la violenza fisica”. In sei, a quanto denunciato, si sarebbero scagliati contro l’infermiere che, improvvisamente, è rovinato al suolo. A quel punto, la scarica di pugni e calci. “Mai più su una ambulanza”. Così la povera vittima avrebbe dichiarato, stamattina, di non farcela più.

“La seconda aggressione”, prosegue il post di denuncia, “intorno alle 23:00 – fortunatamente solo verbale – a carico del mezzo di soccorso del Chiatamone. L’ambulanza stava facendo rientro in postazione quando improvvisamente è stata fermata da un gruppo di tifosi napoletani armati di mazze e bottiglie che gli hanno impedito il passaggio”. Urla e minacce nei confronti dei soccorritori, bloccati da un sonoro “Se ti muovi ti distruggiamo l’ambulanza”. Più tardi, lungo via Chiatamone, un dipendente dell’ASL in servizio al 118, ha ritrovato in questo stato la sua vettura, regolarmente parcheggiata mentre era al lavoro. “Con il mio stipendio sbarco il lunario”, il commento sarcastico del sanitario, che subito dopo si chiede: “La macchina adesso chi me la ripara?”.

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