«I dati sulla deformazione crostale nell’area dei Campi Flegrei sono tali da far pensare ad altri episodi di sismicità nel breve periodo, di intensità in linea con quelli che sono stati registrati nelle ultime settimane». Lo spiega all’Adnkronos il direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, Mauro Di Vito, a proposito di quanto emerso dal bollettino relativo al periodo 8-14 luglio diffuso dall’Osservatorio Vesuviano, secondo cui la velocità di sollevamento del suolo non sta rallentando.
In una settimana 68 scosse nell’area flegrea
«Il sollevamento del suolo nell’area dei Campi Flegrei è caratterizzato da lievi fluttuazioni, ai primi di luglio ci aspettavamo che questi valori potessero cambiare, siamo invece tornati al sollevamento di due centimetri al mese, che è obiettivamente un valore alto: sono i valori di questo periodo di crisi bradisismica», ha aggiunto Di Vito. «La nostra attenzione è massima, a breve avrò una riunione sull’organizzazione ad agosto per fronteggiare situazioni come quelle dell’agosto dello scorso anno (registrati mille terremoti ad agosto 2023, il dato più alto dal 2005), in ogni caso la sala dell’Osservatorio Vesuviano è sempre presidiata, c’è massima attenzione ma non si deve cedere il passo all’allarmismo».
Secondo il bollettino di monitoraggio settimanale dell’Osservatorio Vesuviano, dall’8 al 14 luglio sono state registrate 68 scosse nell’area dei Campi Flegrei.
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