Le autorità italiane, pur riconoscendo un pericolo alto, non hanno fatto nulla per contrastare il grave fenomeno degli sversamenti, degli abbruciamenti e dell’interramento di rifiuti nel corso di decenni nelle province di Napoli e Caserta. Sostanzialmente questo il contenuto della sentenza della CEDU, la corte europea per i diritti dell’uomo, che il 30 gennaio ha diffuso le motivazioni di quella che era un’attesissima sentenza.
A seguito dello storico verdetto in favore di residenti e associazioni che per anni hanno combattuto le nefandezze legate a quei territori. Il prefetto di Napoli, vista la gravità di quanto dichiarato dalla corte di Strasburgo in rapporto al governo italiano, accusato di una violazione degli articoli 2 e 8 della Convenzione sulla protezione dei diritti umani, ha ritenuto opportuno convocare un incontro a Palazzo di Governo.
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