Il vaccino Sputnik V è alle porte e attende solo l’ok dell’Aifa e dell’Ema. L’operazione di De Luca, con carichi di fiale prenotate, ha però provocato in Italia un mare di polemiche. A cominciare dall’intervento a sorpresa del Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. “Se una Regione acquistasse da sola i vaccini – ha detto Bonaccini- credo che il generale Figliuolo chiederebbe che i sieri in arrivo vengano suddivisi per tutti gli italiani. Siamo una nazione, non venti piccole patrie”.
DE LUCA: “NON SONO TEMPI DI ORDINARIA AMMINISTRAZIONE”
De Luca aveva giustificato la decisione di ricorrere allo Sputnik sottolineando che quelli in cui viviamo non sono tempi di “ordinaria amministrazione”. “Siccome vi sono vaccini che sono stati già somministrati a milioni di cittadini si può tranquillamente testare l’efficacia del vaccino in un mese, non in sei mesi. Questo è quello che noi chiediamo al governo e all’Aifa e ovviamente ci atterremo alle raccomandazioni scientifiche sul vaccino”, ha poi sottolineato il Presidente della Campania.
NESSUNA PRESSIONE DELLE AMBASCIATE
Sul caso, comunque, non ci sarebbero state pressioni delle Ambasciate per l’acquisto del vaccino, ma solo la disponibilità a fornire indicazioni su enti e produttori da contattare.
L’ambasciatore russo in Italia Sergey Razov, nelle scorse settimane ha anche più volte sottolineato che non c’è alcuna volontà “diplomatico-propagandistica” nella distribuzione del vaccino e tutto viene fatto in spirito di solidarietà per uscire dalla pandemia.
RIAPRIRE LE ROTTE
In Italia ci sono poi migliaia di cittadini italo-russi che sperano che l’arrivo dello Sputnik possa permettere di sbloccare gli ingressi tra Italia e Russia, una speranza condivisa anche da centinaia di organizzazioni e tour operator che contano di rilanciare le importantissime rotte turistiche. “Non capisco la necessità di bloccare ancora il vaccino russo – spiega Antonio D’Ettorre, presidente dell’associazione Italia-Russia ‘Puskin’ -. Il vaccino è già stato utilizzato a San Marino e in Italia anche altre regioni sono interessate alla possibilità di utilizzare lo Sputnik V. – Nelle grandi città della Russia il vaccino sta portando verso un ulteriore alleggerimento delle restrizioni dovute al covid. Le nuove dosi permetterebbero di accelerare i tempi e i turisti russi, che costituiscono un bacino importante per l’intero comparto, attendono di tornare presto in Italia”.