Autovelox, dossi e strisce pedonali: l’amministrazione comunale guidata da Gaetano Manfredi vuole prendere di petto la questione viabilità, a cominciare da via Caracciolo e dintorni, per evitare che quanto accaduto alla povera Elvira, investita e uccisa proprio in quella strada, possa ripetersi.

L’azione del Comune

Sul lungomare, lato Mergellina, si concentrano le proposte degli assessorati comunali Edoardo Cosenza e di Antonio De Iesu, con delega rispettivamente alla Mobilità e alle Infrastrutture e alla Sicurezza e alla Polizia Municipale. L’ipotesi più accreditata è che possano essere installati gli strumenti per la rilevazione della velocità, gli autovelox. Altra ipotesi, è la creazione di dossi, che però possono costituire un ostacolo anche per le forze dell’ordine e per ambulanze, queste sì, legittimate a correre.

La prospettiva di chi vive quelle zone

Intanto sono i negozianti della zona a chiedere interventi urgenti per porre un argine alla deregulation della circolazione. Corse a folle velocità, motorini che impennano, altri che per gioco si divertono a infastidire i passanti: il problema è di viabilità, certo, ma anche di senso civico. Sul rifacimento delle strisce pedonali, che in gran parte della città appaiono scolorite, appena visibili, il Comune è già al lavoro.

Il piano complessivo per assicurare strade più sicure ai napoletani si dovrebbe avere alla fine della settimana. “Stiamo completando l’istruttoria”, dice l’assessore De Iesu, che punta l’indice sulla degenerazione dei comportamenti dei giovani negli ultimi anni. Non è un caso che il trentenne di Frattamaggiore che ha investito Elvira fosse senza patente.

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