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Sgombero delle abitazioni occupate di via Pizzofalcone: le novità

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inquietanti novità sullo sgombero delle abitazioni occupate di via pizzofalcone

Dopo le denunce del consigliere dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, le indagini della Procura e la disposizione di sgombero delle abitazioni occupate al civico 35 di via Egiziaca a Pizzofalcone, ecco giungere alcuni aggiornamenti inquietanti dal quartiere.

La denuncia

Secondo quanto si apprende dalle denunce dello stesso consigliere Borrelli, investito venerdì notte da ignoti sotto la sua abitazione, gli occupanti illegali starebbero tentando di picchettare gli accessi alle abitazioni, nel tentativo di difenderle con le unghie e con i denti. “La situazione della palazzina di via Egiziaca a Pizzofalcone resta estremamente delicata”, si legge nella nota di Borrelli. “Alcuni cittadini hanno fatto sapere che gli abusivi legati ai clan starebbero organizzando una sorta di protesta per bloccare il palazzo e interdire l’accesso a tutti”.

Non è ancora chiaro in che modo gli occupanti abusivi proveranno a opporsi allo sgombero, ma un primo messaggio di resistenza potrebbero averlo già mandato nei giorni scorsi, secondo le ipotesi degli inquirenti, proprio con l’aggressione ai danni di Borrelli. A investirlo sotto la sua abitazione, mentre era intento a posare lo scooter in garage, sarebbe stato qualcuno che non aveva esattamente accolto positivamente le sue azioni in favore dello sgombero delle abitazioni occupate. In supporto del consigliere, però, sono arrivate diversi attestati di solidarietà da parte di cittadini comuni e non: con lui si sono schierati anche il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, e il vescovo partenopeo don Mimmo Battaglia. Con loro, anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che ha esortato a fare piena luce sull’investimento e “sulle responsabilità di questo vile gesto”.

Quella che sta iniziando sarà una settimana particolarmente delicata sul fronte. Nel decreto di giovedì, il giudice Giuseppe Sepe aveva disposto il sequestro di 14 dei 35 appartamenti (su un totale di 85) occupati abusivamente in molti casi da anni. Nel giro di pochi giorni, dunque, quegli alloggi dovranno essere sgomberati”.

La solidarietà dopo l’aggressione

Non è ancora chiaro in che modo gli occupanti abusivi proveranno a opporsi allo sgombero, ma un primo messaggio di resistenza potrebbero averlo già mandato nei giorni scorsi, secondo le ipotesi degli inquirenti, proprio con l’aggressione ai danni di Borrelli. A investirlo sotto la sua abitazione, mentre era intento a posare lo scooter in garage, sarebbe stato qualcuno che non aveva esattamente accolto positivamente le sue azioni in favore dello sgombero delle abitazioni occupate.

In supporto del consigliere, però, sono arrivate diversi attestati di solidarietà da parte di cittadini comuni e non: con lui si sono schierati anche il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, e il vescovo partenopeo don Mimmo Battaglia. Con loro, anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che ha esortato a fare piena luce sull’investimento e “sulle responsabilità di questo vile gesto”.

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