Nell’ottica di attivare le operazioni per il via agli abbattimenti della vela gialla e di quella rossa nel giro di un mese, con due dei cantieri previsti per la costruzione dei nuovi alloggi dedicati agli ex abitanti che già sono partiti, in queste ore sono state emesse nuove ordinanze di sgombero: nello specifico 11 per la Vela gialla e 60 per quella rossa.

Accelerata di Palazzo San Giacomo sugli abbattimenti

Nel progetto restart Scampia sono previsti 433 nuovi alloggi, 160 sono praticamente quasi ultimate. Entro novembre partirà almeno l’allestimento del cantiere per l’abbattimento delle due vele che sono in condizioni strutturalmente critiche, ritenute pericolanti e rischio crollo.
Poco meno di un mese fa il  sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha firmato due ordinanze di sgombero parziale “ad horas”. Ordinanze firmate “per motivi di sicurezza” e “a causa dei rischi che minacciano la pubblica e privata incolumità”. Un provvedimento volto a velocizzare le procedure, l’obiettivo del comune e della prefettura è quello di raggiungere lo sgombero di almeno 5 famiglie al giorno in modo da arrivare all’installazione del cantiere con tutte le Vele vuote.

Resta il nodo abusivi, come si procede

Per la notifica degli sgomberi resta il problema degli abusivi. Le verifiche vanno avanti ma secondo quanto si apprende da fonti qualificate, sono in molti a risultari non in regola. Chi non risulta inserito nel censimento effettuato nel corso del 2023, prima del terribile crollo del ballatoio della vela celeste, dovrà essere sottoposto a sgombero coatto. Ci sarà sicuramente resistenza, e non saranno bei momenti. Le difficoltà partono dalla stessa notifica, non risultando assegnatari degli alloggi popolari è impossibile notificare l’ordinanza a queste persone. L’accelerata resta comunque fondamentale.

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