Inaugurata lo scorso 9 giugno e in corso fino al prossimo 2 ottobre all’interno delle sale del Museo del Real Bosco di Capodimonte, del Palazzo Reale di Napoli e della Certosa di San Martino, la mostra dedicata a Battistello Caracciolo curata da Stefano Causa e Patrizia Piscitello è stata oggetto di un interessante dialogo tra il suo co-curatore, Stefano Causa, e il celebre critico d’arte, Vittorio Sgarbi.
Le parole di Causa e Sgarbi
Un allestimento di enorme successo, come confidato dallo stesso Stefano Causa. “E’ una mostra che ha colpito tanti, anche quanti avevano del Battistello un’idea preconfezionata. Questa mostra l’ha messa un po’ in crisi”. Dire qualcosa in più su Battistello Caracciolo sembrava impossibile, secondo Sgarbi, ma per il critico Causa ce l’avrebbe fatta. “Una mostra molto precisa e puntuale“, ha sottolineato il critico d’arte, che ha poi aggiunto: “E’ molto interessante questa lettura, ma tra dieci anni ne avremo un’altra, perché Causa avrà filtrato altre cose ancora”.
Il messaggio del direttore Bellenger
Una mostra importante che ha anche un peso specifico rilevante per gli addetti ai lavori, come sottolineato da Sylvain Bellenger, direttore del Museo del Real Bosco di Capodimonte. “L’arte è un’espressione della vita, delle sensibilità dei ricordi e delle persone”, ha dichiarato Bellenger, “e questo messaggio non scientifico ma umano della storia dell’arte è essenziale. L’arte è fatta per l’umanità e noi storici dell’arte ogni tanto lo dimentichiamo“.
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