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Servizi pubblici, FP CISL propone patto istituzioni-sindacati

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Ruota attorno alla creazione di una sorta di “patto per lo sviluppo” l’ultima proposta avanzata dalla Funzione Pubblica della CISL Campania. Ecco a chi si è rivolto il sindacato.

L’invito alle istituzioni

Guidata da Lorenzo Medici, la Funzione Pubblica della CISL della Campania ha chiesto e ottenuto un tavolo di confronto con il leader della federazione nazionale, Maurizio Petriccioli, i sindaci delle aree interne della Campania, Gianluca Festa di Avellino e Clemente Mastella di Benevento, e il direttore generale dell’ASL irpina, Mario Ferrante. Obiettivo dell’incontro, coinvolte le espressioni pubbliche del territorio nell’individuare progetti utili alla sua crescita.

Quello a cui punta la FP CISL, in sostanza, è la definizione di un “patto per lo sviluppo”, un accordo che ponga finalmente fine alle troppe carenze di cui soffre l’area interna della regione Campania, a partire dalla sanità.

Le parole dei rappresentanti del sindacato

“C’è un doppio sistema di diseguaglianze nel paese, tra Nord e Sud e tra grandi realtà ed aree interne da superare, a cominciare dalla sanità: il diritto alla salute non può dipendere da dove si nasce”, ha sottolineato il leader della CISL nazionale, Maurizio Petriccioli. “Il modello ospedalecentrico non funziona perché non basta solo la cura. Serve la prevenzione, serve la successiva riabilitazione, e questo si fa sul territorio, a cui vanno assicurate non solo case di comunità e quant’altro previsto dal PNRR ma anche il personale necessario”.

“Diciamo al ministro della Salute che come CISL siamo pronti ad un grande accordo per un piano di assunzioni e di stabilizzazioni”, ha concluso Petriccioli, “da accompagnare con un percorso di formazione in grado di migliorare ulteriormente il livello di professionalità di medici, infermieri e operatori sociosanitari ai vari livelli, per potenziare la medicina di prossimità“.

A condividere le sue parole, il numero uno campano della FP CISL, Lorenzo Medici, che ha lanciato una sfida alle autorità: “Vincolare i 200 milioni di cui si dispone in più ogni anno per riempire le piante organiche di ASL e ospedali, per attivare tutti i posti letto esistenti e per risparmiare i 427 milioni all’anno che versiamo alle altre regioni per la mobilità passiva”. Lanciato il guanto di sfida, Medici, ha incalzato: “Abbiamo dimostrato più volte che la mobilitazione la sappiamo fare, ma restiamo un sindacato riformista pronto ad ascoltare le controparti ed a lavorare assieme”.

La risposta delle istituzioni

“Soprattutto nelle aree interne la differenza la fanno le sinergie tra le varie parti pubbliche e le rappresentanze sociali“, ha riconosciuto il sindaco di Avellino, Gianluca Festa. “Ogni istituzione ha il dovere di non pensare a sé stessa”, ha aggiunto il primo cittadino beneventano, Clemente Mastella, “ma deve lavorare per riequilibrare le diseguaglianze crescenti all’interno della Campania, coinvolgendo tutti nelle scelte”. Dito puntato sulla questione dell’autonomia differenziata che, insiste Mastella, “non può essere una gestione intima tra De Luca e Calderoli”.

Si è detto disponibile al dialogo con il sindacato anche il direttore generale dell’ASL irpina, Mario Ferrante, che ha dichiarato “la propria disponibilità ad una grande condivisione con il sindacato. Per Ferrante, “da soli non si va da nessuna parte”: parole che non sembrano lasciare margine di dubbio sulla volontà di azione del dirigente irpino.

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