Una battuta durante il suo videomessaggio del venerdì dedicata al segretario della Nato Stoltenberg. In realtà c’è ancora preoccupazione nelle parole del presidente De Luca rispetto alle vicende belliche che tormentano l’est Europa. L’analisi dei fatti proposta dal governatore della Campania è buia e non lascia molto posto all’ottimismo: “A oggi, non si vede una luce in fondo al tunnel e, anzi, sembra che più passino i mesi più si aggravino i processi di militarizzazione del mondo intero”. Il clima si alleggerisce per un attimo, però, quando De Luca, in un momento di critica accesa, paragona il segretario della Nato, Jens Stoltenberg, a un essiccatore di aringhe. “Tempi difficili. Dobbiamo veramente augurarci che si cominci a parlare, più che parlare di armi e di ampliamento delle alleanze militari, di pace”.
De Luca poi torna sul tema Covid
“Non illudiamoci che il covid sia diventato una specie di influenza: non è così”. È stato con questi toni che il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha commentato la situazione. Molti aspettano i nuovi vaccini potenzialmente in arrivo in autunno: un errore, per De Luca, perché mette a rischio la popolazione qui e ora. Infine, alcuni eventi in giro per la Campania, negli ultimi giorni, hanno radunato migliaia di persone nello stesso luogo senza grandi precauzioni. Dai concerti allo stadio Maradona a Napoli alla notte bianca a Salerno, questi appuntamenti e futuri altri simili hanno contribuito e contribuiranno, per il governatore, all’aggravarsi dell’emergenza pandemica.
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