La violenza è dilagante, nelle carceri italiane, ed episodi di questo tipo sono nuovi alla cronaca. Qualche giorno fa, nell’istituto del casertano, un ispettore è stato ferito alla gamba in maniera grave dopo che si è adoperato nel tentativo di sedare una rissa tra detenuti.
Tenta di sedare la rissa ma viene ferito alla gamba
“Un ispettore della Polizia Penitenziaria è stato ferito dopo avere calmato una rissa tra detenuti al carcere di Santa Maria Capua Vetere”. A far voce ai fatti, la segretaria campana del sindacato degli agenti Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria – SAPPE, Tiziana Guacci. “L’ispettore è rimasto seriamente ferito ad una gamba e dovrà essere operato”, prosegue Guacci. “Speriamo finisca presto questo massacro nei confronti della Polizia penitenziaria, anche con strumenti idonei per garantire l’incolumità degli Agenti”.
Le richieste del sindacato
Visto il crescente numero di episodi violenti di questo tipo, il SAPPE da tempo si batte per l’implementazione di strumenti più efficaci in dotazione agli agenti in servizio nelle case circondariali. “Servono urgenti provvedimenti per fronteggiare ed impedire aggressioni fisiche e selvagge, strumenti come quelli in uso a Polizia di Stato e Carabinieri, ossia pistola taser e spray al peperoncino”.
“Chi si indignerà per la feroce aggressione all’ispettore di Polizia Penitenziaria in servizio a Santa Maria Capua Vetere nel tentativo di sedare una rissa tra detenuti è stato selvaggiamente picchiato al punto da dover far ricorso ad un intervento chirurgico?”. A sollevare l’annosa questione, Aldo Di Giacomo, segretario generale del SAPPE, facendo poi riferimento ai “fatti di Santa Maria Capua Vetere di giugno 2021“: fatti per quei fatti la magistratura non si è pronunciata.
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