Due scheletri sono stati ritrovati durante gli scavi delle ultime ore nell’area archeologica di Pompei. Gli scheletri sono stati ritrovati nel corso del cantiere di messa in sicurezza, rifacimento delle coperture e riprofilatura dei fronti di scavo dell’Insula dei Casti Amanti.
Incredibile rinvenimento
I due scheletri giacevano a pochi centimetri di distanza l’uno dall’altro. Riversi su un lato, in un ambiente di servizio, al tempo in dismissione per probabili interventi di riparazioni o ristrutturazione in corso nella casa, nel quale si erano rifugiati in cerca di protezione.
La ricostruzione degli esperti
Secondo le prime ricostruzioni degli esperti parliamo di due uomini di almeno 50, che hanno perso la vita a seguito non solo della terribile eruzione del vesuvio del 79 D.C. ma anche dell’immediato terremoto che si scatenò dopo il risveglio del vulcano campano. I due scheletri sono stati ritrovati sotto il crollo di un muro avvenuto tra la fase finale di sedimentazione dei lapilli e prima dell’arrivo delle correnti piroclastiche che hanno definitivamente sepolto Pompei. Durante l’eruzione, non furono solo le devastazioni della furia del Vesuvio a causare vittime ma dunque anche i crolli associati all’accumulo dei lapilli o di altri sedimenti.
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