Le prime informazioni dell’operazione sono giunte questa mattina, quando l’ONG Open Arms ha fatto sapere di aver soccorso in acque internazionali 38 persone che viaggiavano alla deriva. “Il nostro rimorchiatore, la Open Arms, ha appena terminato il soccorso di 38 persone che viaggiavano alla deriva in acque internazionali”, si legge nel comunicato diffuso dall’organizzazione. “Ora sono tutte a bordo della nostra nave e al sicuro, il nostro team medico sta fornendo le prime cure necessarie“.

La Open Arms si dirige verso Napoli

Un paio d’ore più tardi, poi, l’aggiornamento: la Open Arms ha salvato una seconda imbarcazione sulla quale viaggiavano altre 37 persone. “Effettuata seconda operazione di soccorso sotto il coordinamento della Guardia Costiera italiana. 37 persone, tra cui un bambino di 14 anni che viaggiava da solo“. Tra i soccorsi, “4 persone gravemente disidratate e denutrite“, che sono salite a bordo della Open Arms prive di coscienza e sono state immediatamente trattare dal team medico. Quindi, la notizia: “Ci dirigiamo ora verso il porto di Napoli, assegnato dalle autorità”.

Poi, il tweet: “Mentre molti paesi continuano a celebrare le elezioni di ieri, il Mediterraneo ci ricorda quello che lì fuori, a una manciata di chilometri dalle nostre case, i governi dell’Unione Europea e le istituzioni non vogliono farci vedere: che migliaia di persone rischiano le proprie vite in mare per scappare da violenza, abuso e povertà. L’unico balcone dal quale vogliamo festeggiare è il ponte della Open Arms quando vediamo il sollievo dell’essere ancora vivi negli occhi di chi soccorriamo. Difendere le loro vite e i loro diritti è l’unico risultato che conta”.

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