Il personale della Sanità a Napoli e in tutta la Regione Campania, assunto durante l’emergenza Covid 2020 corre il rischio di trovarsi senza un lavoro dal prossimo mese di dicembre. Si tratta di lavoratori altamente specializzati che, negli ultimi due anni, hanno migliorato le loro conoscenze e professionalità proprio in corsia, prestando servizio. Un’esperienza maturata che non deve essere persa per il bene di tutto il mondo della Sanità regionale.
L’amaro commento di Medici e D’emilio
Lorenzo Medici e Luigi D’Emilio, leader rispettivamente della Cisl Funzione Pubblica della Campania e di Napoli, chiedono un pronto intervento del Governo. “Grazie alle mobilitazioni messe in campo in questi due terribili anni dal movimento sindacale confederale e di categoria, siamo riusciti a ridurre a 18 mesi il tempo di lavoro prestato al 30 giugno 2022 necessario ai precari per la stabilizzazione. Ora però nasce un problema che riguarda centinaia e centinaia di lavoratori che alla data fissata non hanno raggiunto il periodo di servizio necessario, ma che sono stati ulteriormente prorogati al 31 dicembre dalle aziende sanitarie locali e da quelle ospedaliere. Chiediamo per essi un provvedimento del Governo che sposti la data dal 30 giugno a fine anno. Si tratta non solo di un atto di giustizia, ma anche di necessità”.
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