Putin riconosce l’indipendenza del Donbass e di fatto l’annette a Mosca, inviando truppe definite unilateralmente di pacekeeping. Il consiglio di sicurezza dell’Onu si riunisce in piena notte per quello che è diventato il momento più grave e drammatico da quando è scoppiata la crisi. Minacciate di nuovo sanzioni, che anzi gli Stati Uniti hanno già lanciato sul versante finanziario sospendendo gli investimenti nel Donbass, ma intanto la Russia sfrutta le pause della diplomazia, mentre la Nato rafforza gli schieramenti nei pasi confinanti con l’Ucraina.
I corazzati russi hanno varcato il confine occupando ponti, strade e stazioni del Dombass. Le sferraglia dei carri armati rimbomba a Donetsk e Luhansk, capoluoghi delle due autoproclamate repubbliche filorusse in Ucraina che il leader russo ha riconosciuto sfidando l’Occidente. Dei quasi 4 milioni di abitanti del Donbass, un quarto è filorusso
Il discorso alla nazione di Putin: “l’Ucraina è Russia”
Il colpo da teatro è arrivato dopo una durissima arringa contro i dirigenti ucraini, accusati di ogni nefandezza, e contro l’Occidente. «L’Ucraina ha già perso la sua sovranità», diventando serva «dei padroni occidentali», ha attaccato lo zar. Per poi accusare la Nato di essere già praticamente presente sul territorio ucraino, minacciando direttamente la sicurezza della Russia. «In Ucraina le armi occidentali sono arrivate con un flusso continuo, ci sono esercitazioni militari regolari nell’ovest dell’Ucraina, l’obiettivo è colpire la Russia», ha affermato, aggiungendo che «le truppe della Nato stanno prendendo parte a queste esercitazioni, almeno 10 sono in corso, ed i contingenti Nato in Ucraina potrebbero crescere rapidamente».
La Reazione dell’ Onu
«Le prossime ore e giorni saranno critici. Il rischio di un grande conflitto è reale e deve essere prevenuto a tutti i costi». Lo ha detto il sottosegretario agli affari politici dell’ Onu, Rosemary Dicarlo, alla riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza sull’Ucraina, assicurando «il pieno impegno del segretario generale a lavorare per una soluzione diplomatica dell’attuale crisi». «Ci rammarichiamo anche – ha aggiunto – per l’ordine di schierare truppe russe nell’Ucraina orientale, come riferito in una ‘missione di mantenimento della pace». Si attende la reazione di Biden dalle sanzioni alla presenza militare in ucraina
Le parole di Mario Draghi
“Voglio prima di tutto esprimere la mia più ferma condanna per la decisione del governo russo di riconoscere i due territori separatisti del Donbass. Si tratta di un’inaccettabile violazione della sovranità democratica e dell’integrità territoriale dell’Ucraina”. Queste le parole del presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel suo intervento in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario del Consiglio di Stato, riferendosi alla crisi in Ucraina.
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