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Airola, fiamme spente dopo molte ore

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A più di 12 ore di distanza i pompieri sono stati impegnati per spegnere gli ultimi focolai. Le fiamme sono divampate all’interno di un capannone. Il fumo denso ha creato problemi agli abitanti chiusi in casa. La ditta ha bloccato la produzione comunicando ai dipendenti la cassa integrazione finché durerà l’emergenza

Non aprite quella finestra. Il titolo riporta alla mente un noto film dell’orrore ma questa volta è triste realtà. L’incendio che ieri ha distrutto una fabbrica di plastica ad Airola, la Sapa, ha causato un’enorme e densa nube nera che per diverse ore ha oscurato il cielo di gran parte della Campania dal beneventano fino al centro di Napoli passando per Caserta.

Molti sindaci dei comuni colpiti dal passaggio della nube di veleni hanno chiesto ai loro cittadini di non aprire le finestre e di restare chiusi in casa. Le fiamme sono state quasi totalmente domate nel cuore delle notte dai vigili del fuoco. Il compito dei pompieri è sembrato fin dal primo momento complicatissimo viste le dimensioni del rogo che ha colpito diversi punti dell’hub della multinazionale. L’incendio è divampato nel pomeriggio, mentre nei capannoni erano al lavoro gli operai, nessuno è rimasto ferito o ustionato nella fuga. Mentre le fiamme divoravano tutto dall’interno si è sentito il boato di diverse esplosioni.

Difficile in queste ore chiarire le cause dell’incendio che ha distrutto quasi totalmente l’hub che produce pezzi in plastica per le più note case automobilistiche d’Europa, tra queste la Rolls Royce e la Porsche. Non si esclude, però, nessuna possibile causa dal corto circuito all’incendio doloso. L’azienda, però, dovrà rispondere del perché l’impianto anti incendio non sia riuscito a fermare l’inizio delle fiamme. In queste ore i responsabili dell’Arpac, agenzia regionale per l’ambiente, stanno verificando con dei rilievi la qualità dell’aria in diverse zone della Campania.

https://www.sicomunicazione.it/rogo-di-airola-fiamme-spente-dopo-molte-ore/

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