Avrebbe chiamato il padre per fargli puntare l’arma contro due ragazzi. Il motivo: un sorpasso lungo la coda del McDrive da parte di un’auto guidata da altre due persone. Padre e figlio, ora, sono in arresto con l’accusa di tentato omicidio.
Le indagini sulla maxi rissa all’alba a Sant’Anastasia
Sarebbe andate così le cose, all’alba di domenica mattina fuori al McDonald’s di Sant’Anastasia, in provincia di Napoli. Dopo aver passato al setaccio le immagini delle tante telecamere di videosorveglianza del posto e ascoltato alcune persone, ieri, i Carabinieri di Castello di Cisterna hanno arrestato per concorso in tentato omicidio e detenzione illecita di armi il 45enne Salvatore Iasevoli e suo figlio Stefano, di 23 anni. Per i militari, sarebbero stati loro a ferire a colpi di pistola Rosario Liguoro, classe 2000, attualmente ricoverato all’Ospedale del Mare in prognosi riservata.
Stando a quanto ricostruito dagli investigatori dell’Arma, il 23enne sarebbe stato in fila al drive-in della catena di ristorazione quando un’auto, guidata da due ragazze, lo avrebbe sorpassato, insinuandosi più avanti lungo la coda. Da qui, l’alterco, poi degenerato in una rissa fuori scala che avrebbe coinvolto – secondo le prime stime – una ventina di persone e sarebbe andata avanti per almeno dieci minuti. A un certo punto, Iasevoli avrebbe telefonato a suo padre chiedendogli di intervenire e indicandogli contro chi scagliarsi; così, il 45enne sarebbe giunto sul posto e avrebbe puntato l’arma contro Liguoro e suo fratello: per Rosario, una importante ferita alla gamba che lo ha costretto a un’operazione d’urgenza; fortunatamente illeso suo fratello.
Nel corso della maxi rissa è rimasto ferito anche un secondo giovane, Renato Cerracchio, classe 2001. Qualcuno, tra le diverse persone ancora non identificate e coinvolte nella mattanza, avrebbe tirato fuori una mazza e si sarebbe accanito contro di lui così. Cerracchio, residente a Pomigliano D’Arco, è ora ricoverato presso la clinica Villa dei Fiori di Acerra.
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