Il premier Draghi e l’intera compagine di governo hanno dato il via alla cosiddetta gradualità delle riaperture con determinati allentamenti, molto più evidenti rispetto ai precedenti, delle normative anticovid. Partiamo dal coprifuco che dal 19 maggio sarà posticipato sino alle 23, a partire dal 7 giugno passerà alla mezzanotte mentre nelle zone cosiddette bianche, dal primo giugno sarà abolito, provvedimento che toccherà tutto il suolo nazionale a partire dal primo giugno. Per quanto riguarda la questione delle zone di pericolosità sono stati diminuiti e cambiati i parametri, in particolare si terrà molto conto dell’incidenza delle persone positive sugli ospedali e l’incidenza, ovvero il numero di nuovi contagi settimanali su centomila abitanti. Tra le grandi novità le regioni bianche dove non vigerà alcuna restrizione ma soltanto l’obbligo di mascherina all’aperto e nei locali pubblici e il distanziamento sociale. Questione locali al chiuso: la data per le riaperture al pubblico permane al primo giugno ma potranno restare aperti anche di sera e non come paventato sino alle diciotto. Ancora in vigore i divieti per discoteche e sale da ballo, l’attività resta sospesa anche all’aperto.
Dal 15 giugno invece via al settore delle cerimonie, si possono organizzare, pranzi, rinfreschi per matrimoni e altre feste. Per accedervi bisognerà avere il certificato vaccinale, oppure quello di avvenuta guarigione o un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti in attesa che il Comitato Tecnico Scientifico indichi il numero massimo di partecipanti. Via libera nel fine settimana a centri commerciali, outlet, mercati e gallerie, bisognerà attendere al primo giugno per i parchi tematici e di divertimento, dal 1 luglio le attività delle sale giochi e dei centri ricreativi. Infine piscine e palestre potranno riprendere le loro attività il 24 maggio, dal primo luglio le piscine al chiuso e i centri benessere e termali.