Il rischio è che si possa generare confusione a causa della mancanza di sinergia tra strutture pubbliche e singoli cittadini. L’emergenza riguarda soprattutto i bambini in arrivo dall’Ucraina, che sono stati posti ad affidamento temporaneo anche su base fiduciaria e senza adeguata preparazione delle famiglie che si sono offerte.
Occorre realizzare un censimento
Per evitare questo rischio il prefetto Claudio Palomba ha convocato i responsabili di Caritas, Croce Rossa, referenti dei servizi sociali dei principali Comuni (per #Napoli l’assessore Luca Trapanese), Asl, ma anche emissari della polizia di frontiera. Bisogna puntare l’attenzione soprattutto sui minori in arrivo per realizzare un adeguato censimento.
Già oltre 4mila minori
Solo a Napoli, per ora, sono stati registrati oltre 4mila minori, ma si valuta che almeno altrettanti siano arrivati senza effettuare alcuna registrazione.
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