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Prof arrestata a Castellammare, mistero sulla saletta della scuola

carabinieri latitante arrestato marano

Accusata di violenze sessuali ai danni di minori, almeno sei, dall’ottobre 2023 al novembre 2024, è il giorno dell’interrogatorio per la docente di 40 anni balzata alle cronache nazionali come una donna ossessionata dal sesso, una persona che sarebbe stata, il condizionale è d’obbligo, disposta a tutto pur di intrattenere rapporti con alcuni alunni dell’istituto stabiese.

Tutto è iniziato a metà novembre

Tutto è iniziato il 14 novembre scorso, il plesso Salvati dell’Istituto comprensivo Panzini divenne famoso in tutta Italia perché un gruppo di genitori fece irruzione e picchio una docente di 40 anni, accusandola di aver molestato alcuni ragazzini della scuola. Ora quegli stessi genitori tuonano a gran voce “non ci hanno creduto”.

Anche la scuola indaga sull’accaduto

Le indagini degli inquirenti vanno avanti, al di là dell’interrogatorio della docente sospesa, al vaglio ci sono decine di testimonianze, atti finiti in procura negli ultimi giorni. Sul fronte scuola invece gran lavoro per la direzione dell’istituto, la dottoressa Lina Cataldo vicepreside dell’istituto comprensivo coinvolto dall’accaduto è si sconcertata per quanto appurato dalla magistratura, ma decisa ad individuare responsabilità anche tra i suoi stessi colleghi.

Una stanza rimasta nascosta fino all’ultimo

L’inchiesta, guidata dal procuratore capo Nunzio Fragliasso e dal PM Bianca Maria Colangelo, come detto ha subito una svolta dopo l’aggressione subita dall’insegnante lo scorso novembre da parte di genitori di alunni. Proprio da quell’episodio, gli inquirenti hanno ricostruito una serie di presunti abusi che si sarebbero consumati all’interno di una “stanza riservata” della scuola. Una stanza rimasta nella penombra, visto che sui registri di classe o in altri documenti scolastici interni non viene mai menzionata. Come è stato possibile, qualora fosse verificato, lo spostamento degli alunni e della prof in quella stanza, senza che nessuno si accorgesse di nulla.

“Non c’era nessuna programmazione per cui i ragazzi dovessero uscire dall’aula” conferma la vicepreside anche in diretta tv. I carabinieri continuano a indagare così come la scuola a suo modo. La prof 40enne è detenuta nel carcere di Benevento, non sembra essere questo il punto di arrivo dell’inchiesta. 

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