“Mentre il primo cittadino nega l’esistenza della camorra, il clan Foria espande il suo potere sul territorio”. L’allarme arriva ancora una volta dal deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, a seguito della firma da parte del prefetto di Napoli Michele Di Bari di una serie di interdittive antimafia ad alcuni locali di Pomigliano d’Arco. “Chiediamo ancora una volta una commissione d’accesso”, le parole del deputato che già in passato aveva criticato duramente l’operato del sindaco del comune della provincia partenopea.
Il sindaco nega, ma a Pomigliano arrivano le interdittive antimafia
“Le interdittive antimafia arrivate in questi giorni a firma del Prefetto di Napoli ad alcuni locali del comune di Pomigliano d’Arco confermano ancora una volta che la camorra esiste eccome su questo territorio, a differenza di quanto improvvidamente sbandierato dal primo cittadino in più occasioni e in pubblico”. Parte così il messaggio diffuso sui social dal deputato dell’Alelanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che già nei mesi scorsi aveva solelvato il problema della presenza della criminalità organizzata sul territorio del comune di Pomigliano.
“Abbiamo deciso di depositare una nuova interrogazione parlamentare per capire quali siano le commistioni tra il clan Foria e la pubblica amministrazione locale. Sono mesi che chiediamo al Ministro competente un intervento deciso. Ci arrivano segnalazioni scritte addirittura di una presenza nella casa comunale di esponenti dell’organizzazione criminale che si starebbero incontrando con alcuni membri dell’amministrazione. Sarebbe un fatto gravissimo. Si tratta di una ulteriore vicenda inquietante. Continuiamo a chiedere che si proceda con una commissione d’accesso nei confronti di questa amministrazione comunale”.
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