Nel 2024, il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Campania ha affrontato una vasta gamma di reati informatici, registrando significativi risultati.

I dati

In ambito di reati contro la persona, sono stati trattati 342 casi, con 84 persone denunciate e 2 arrestate. Particolare attenzione è stata dedicata a fenomeni come sextortion e revenge porn, con un incremento dei casi rispetto all’anno precedente. Sul fronte della tutela dei minori, il Centro ha gestito 112 casi, deferendo 76 persone e arrestando 12 sospettati. L’attività ha incluso il monitoraggio e l’oscuramento di siti legati alla pedopornografia e la prevenzione di adescamenti online. Per quanto riguarda i crimini finanziari, sono stati trattati oltre 2.200 casi, con 330 persone denunciate e 20 arrestate. Le truffe informatiche, tra cui phishing, smishing e BEC fraud, hanno rappresentato la maggior parte dei fenomeni osservati, con vittime che includono anche persone over 65.

L’attività investigativa ha portato all’esecuzione di 311 decreti di perquisizione, emessi dall’Autorità Giudiziaria per reati contro il patrimonio e la persona. La protezione delle infrastrutture critiche ha visto la gestione di 32 attacchi informatici significativi e il diramare di numerosi alert per prevenire minacce ai sistemi informatizzati di interesse regionale e nazionale. Nel corso del 2024, il Centro è stato anche coinvolto nella sicurezza di grandi eventi, tra cui il G7 Difesa a Napoli e il G7 Esteri a Capri, dimostrando un impegno costante nella gestione della sicurezza cibernetica.

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