La Regione ha vietato fino al primo gennaio la vendita e il consumo di cibi e bevande alcoliche e non nelle aree pubbliche, ma la regola non sembra riuscire a contenere il desiderio di ritrovarsi e fare festa. “La misura colpisce duramente esercenti e locali, ma chi ha voglia di fare aperitivo si organizza ugualmente nelle vie escluse dall’ordinanza”, denunciano i gestori di alcune attività. I locali vendono da asporto, ma i clienti consumano per strada: questo l’escamotage adottato per aggirare la nuova regola introdotta per contrastare il rischio di diffusione del Covid durante le festività di questi giorni. Turisti e cittadini, passibili di multa, mangiano e bevono per le vie di #Napoli cercando di evitare i controlli.
L’ordinanza non sembra aver sortito effetto sui giovani, che continuano a scendere per le strade e le piazze della città senza controllo, bevendo e mangiando come se nulla fosse. Questura e Carabinieri sono in allerta: oltre 30 i varchi controllati dagli agenti per il rispetto dell’ordinanza che, in caso di affollamenti, obbliga alla chiusura delle aree più a rischio, come via Chiaia, il centro storico e i Quartieri Spagnoli. Divieto anche a feste ed eventi nei locali, ma fioccano le prenotazioni in quelli esclusi dall’ordinanza, come anche nelle località di vacanza come Gaeta e Roccaraso. Regole e divieti restano in vigore, ma il desiderio di festeggiare continua a essere più forte.
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