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Nuove scoperte per prevedere l’eruzione del Vesuvio

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E’ possibile prevedere le eruzioni dei vulcani e anche del Vesuvio non solo con il monitoraggio del cratere e delle attività sismiche. Una nuova ricerca va in sostegno alla prevenzione del rischio vulcanico per le grandi aree abitate. Monitorando la deformazione del suolo dei vulcani è infatti possibile prevedere in anticipo quando arriverà una violenta eruzione. Lo studio è stato realizzato dal team di scienziati coordinati da Maurizio Ripepe, ricercatore dell’Università di Firenze, sviluppando un sistema di allerta automatico in tempo reale, basato, appunto, sui cambiamenti e sulla conformazione del suolo. Assieme alle modifiche del suolo vi sarebbero delle informazioni di carattere acustico date dai vulcani. Il riferimento non è alle tradizionali onde sismiche, ma a suoni a bassa frequenza emessi, ad esempio, dalla pressione dei gas vulcanici.

I risultati sono stati pubblicati sull’ultimo numero della rivista ‘Nature communications’. Alla ricerca hanno collaborato i ricercatori del Dipartimento della Protezione civile, delle Universita’ di Palermo, di Pisa e di Torino, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Napoli e dell’Università di Tohoku in Giappone.

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