Anche questa domenica in via Caracciolo e Via Partenope si sono riviste le scene di ieri e degli scorsi week-end. Migliaia di persone in strada, per tutta la mattinata, ad affollare un lungomare che sembra essere il luogo in cui i napoletani vogliono trascorrere più tempo possibile prima di possibili chiusure. Gruppi di amici, giovani e giovanissimi, famiglie, anche numerose, passeggiano e si intrecciano in continuazione lungo la strada. Da un lato c’è il mare, il panorama splendido in una bella gioranta di sole, dall’altro ci sono i ristoranti pieni, con tante persone in fila ad aspettare il proprio turno. Eppure, per gli esperti questo clima di rilassamento può costare caro in termini di contagio e di contenimento del virus, così c’è chi invoca la chiusura, a cominciare dal governatore De Luca.
Il dibattito
Una polemica, quella sul lungomare, che sembra non avere fine e il sindaco De Magistris dichiara di non avere lui la soluzione in tasca contro gli assembramenti. “Se chiudo una strda le persone si assembreranno in altre zone della città” ripete il primocittadino a chi lo accusa di non impedire la diffusione del virus.
“E’ intuibile – dice De Mgistris – che nel momento in cui chiudi una strada o una piazza, le persone si sposteranno nella strada o piazza limitrofa, addirittura accentuando la presenza di persone nei luoghi rimasti aperti e quindi favorendo addirittura gli assembramenti, con un effetto imbuto”.