Ieri il branco contro tutti, oggi un paziente manesco: per i medici e il personale del 118 partenopeo non sembra esserci verso di lavorare in sicurezza.
Terza aggressione dell’anno all’ASL Napoli 2
I fatti sono avvenuti nel primo pomeriggio di ieri in provincia di Napoli. A dare addosso ai sanitari, un’intera famiglia, arrivata sul posto per accompagnare un ragazzo. “Sono le 15:00”, si legge nella nota diffusa dall’associazione Nessuno tocchi Ippocrate, “quando al Pronto Soccorso di Villa dei Fiori (Acerra) si presenta una famiglia di sette persone con un ragazzo di 17 anni che lamenta dolore addominale e vomito. Come nella maggior parte dei casi, la famiglia pretende la visita immediata, ma l’infermiere di triage li invita ad attendere”.
E’ a questo punto, continua la nota dell’associazione di settore, che scatta la violenza. “In sette entrano nel triage e aggrediscono due infermiere e un equipaggio del 118 che si trovava lì per il trasporto di un paziente”. Una violenza barbara, che non arreca solamente danni al personale medico-sanitario ma anche alla struttura e alle apparecchiature. “Non è più tempo di aspettare: serve la Polizia subito, in tutti i Pronto Soccorso della regione Campania!”, concludono dall’associazione.
Decano del 118 preso a pugni da un paziente
La responsabilità di (re)azioni violente ai danni di medici e sanitari, però, non è sempre di terzi: talvolta sono anche gli stessi pazienti a trasformarsi in aggressori, come testimoniato dall’ennesima, grave segnalazione dell’associazione di settore. “Quartieri Spagnoli di Napoli, vico Lungo San Matteo: verso le ore 10:00, il 118 del Loreto Crispi viene allertata per un’agitazione psicomotoria – che non sempre vuol dire paziente psichiatrico”.
Così inizia il racconto dei fatti affidato ai social da Nessuno tocchi Ippocrate. “L’equipaggio”, prosegue l’associazione, “insieme ai Carabinieri, sale a casa del paziente. L’uomo, alto 2 metri, apparentemente tranquillo, era seduto su una poltrona. Il medico si avvicina per visitarlo e riceve un pugno in pieno volto senza alcun motivo. Il medico, il dottor Ciro Grimaldi, è un decano del 118 e a 68 anni è ancora in servizio”. Brutta esperienza, per il sanitario, che – ironizzano tristemente – “ci ha messo la faccia, in tutti i sensi”.
La reazione del deputato dei Verdi
In questo caso, solo la presenza sul posto degli agenti dell’Arma dei Carabinieri ha evitato il peggio e ha permesso l’identificazione dell’aggressore. Pronta la denuncia dei fatti del deputato dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che chiede a gran voce l’attivazione di tutti i protocolli di sicurezza possibili per assicurare che i violenti finiscano in galera.
“E’ tempo che vengano attivati tutti i protocolli di sicurezza necessari a impedire queste violenze, sia nei confronti degli operatori del 118 che nei pronto soccorso”, denuncia Borrelli. “Tempi rapidi di intervento, presidi militari e pene certe per gli aggressori. Questo chiediamo da tempo, ma per ora poco o nulla si è fatto e i delinquenti la fanno quasi sempre franca. Servono pene certe, altrimenti questa deriva non si fermerà mai”.
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