A ridosso del ponte di Pasqua, Napoli si blinda, con una ZTL in centro storico dedicati esclusivamente ai bus turistici. La limitazione al traffico dei mezzi dedicati al trasporto dei turisti nel cuore della città non è solamente in fase contemplativa, ma è già realtà: cosa che ha fatto da subito scoppiare l’ira degli operatori del settore. Con oltre 100mila persone attese in arrivo in città, i bus turistici si trovano a stimare un calo di pullman del 25%, con ognuno dei mezzi che dovrà spendere mediamente 170 euro per accedere ai varchi del Centro Storico, di Posillipo e San Martino. Limitazioni ancora più rigide per la zona Decumani-Carmine-Toledo, che prevede l’interdizione totale per i bus, zona in cui rientra anche piazza Trieste e Trento.
Dall’amministrazione comunale, l’assessore alla Mobilità Cosenza ha fatto presente come le tariffe medie siano inferiori a Firenze e Venezia, a tratti paragonabili con quelle di Roma. Le associazioni di categoria però non ci stanno e per la giornata odierna hanno organizzato una conferenza stampa di protesta contro il disciplinare del Servizio Pianificazione Strategica della Mobilità di Palazzo San Giacomo. Dai vertici comunali, però, sembra sussistere la volontà di rimodulare, in una certa misura, i canoni della ZTL, fermo restando che il prezzo resta, per loro, equo. Gli operatori di categoria, dalla loro, invece contestano il peso del ticket, per loro eccessivo: la richiesta, ora, è quella di una concertazione reale con le associazioni di categoria.
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