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0-0, ma il bambino con la maglia del Napoli alla rovescia è la sconfitta del Franchi

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Dal Franchi il #Napoli torna con un punto solo. Stavolta il pressing dei viola ha messo in difficoltà gli azzurri. Nel primo tempo c’è soprattutto la Fiorentina. Il Napoli parte bene nella ripresa e va a un passo dal gol con Lozano, entrano anche Raspadori (66′) e Ndombele (77′). Dall’altra parte è Barak a sfiorare il vantaggio, ma nessuna delle due squadre riesce ad avere la meglio: è pareggio a reti inviolate.

Il bambino costretto a nascondere la maglia del Napoli

Come è già successo a Verona, anche a Firenze la cronaca della giornata sportiva è abbondantemente arricchita da insulti e offese verso i tifosi napoletani.

A colpire gli spettatori è stata però l’immagine di un bambino con la maglia del #Napoli indossata alla rovescia. Difficile pensare a una sua scelta volontaria… Nel settore dei tifosi viola è evidentemente apparsa come un’offesa, una provocazione, la presenza di un bambino con la maglia azzurra, al punto da costringerlo a tenerla al contrario. Un brutto episodio su cui il mondo del calcio si deve interrogare.

Un momento del match

Bottigliate, aggressioni e insulti a Spalletti

Presi di mira anche la squadra e specialmente il tecnico toscano Spalletti. Il Ct del #Napoli ha denunciato in conferenza stampa di essere stato insultato ripetutamente da alcuni tifosi della Fiorentina. Uno avrebbe anche provato a colpirlo con uno schiaffo a fine partita. Dagli spalti è piovuta anche una bottiglietta sull’allenatore azzurro, fortunatamente senza gravi conseguenze.

La denuncia del Tecnico

A fine match il tecnico ha denunciato il clima d’odio vissuto allo stadio. “Sono sempre gli stessi – ha detto Spalletti – che dall’inizio alla fine ti dicono ‘la maiala di tu ma’, la maiala di tu ma’, la maiala di tu ma’. Per 90 minuti, con dei bambini vicino, che li guardano e ascoltano. E nessuno gli dice niente. Non è corretto. Sono anni e anni che sento dire sempre le stesse cose. Bisogna prendere delle precauzioni se ci sono tre deficienti che stanno lì dall’inizio alla fine e fanno in questa maniera qui, bisogna che qualcuno glielo dica. Dicono: ‘eh ma da tutte la parti fan così’. Non è vero: a Napoli non lo fanno, nessuno gli dice niente alla panchina avversaria. All’allenatore degli avversari nessuno gli dice niente. Poi Napoli, Napoli, Napoli. No, non Napoli. Firenze, se offendono a Firenze, non Napoli. Perchè è così, dall’inizio alla fine ‘la maiala di tu ma”. E non è possibile. Mia mamma ha 90 anni povera donna, ho solo quella. Non è possibile sentirsi dire queste cose tutte le volte che vengo a giocare qui. E’ una roba impossibile, la maleducazione e l’ignoranza di questo livello qui è impossibile”.

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