La maglia nera di Hallowen avrà contribuito a terrorizzare la squadra di Sinisa, già molto preoccupato per gli attaccanti in dotazione al Napoli.
Fabian Ruiz inizia le danze dopo diciotto minuti. Insigne, il suo capitano non più infallibile dal dischetto (tre errori su cinque fino a ieri), mette al sicuro il risultato proprio realizzando due calci di rigore, uno per tempo. Il primo: Medel e Osimhen sono corpo a corpo in area, ma il centrocampista cileno schiaccia la palla con la mano. Serra va a rivedere l’azione e la Var decreta il penalty.
Mihajlovic cerca di dare la carica, la sua squadra aveva rimontato due gol al Milan, ma si rende anche conto che la supremazia dei padroni di casa è totale. Osimhen è devastante in area, Mbaye deve placcarlo con la complicità di De Silvestri: siamo al secondo rigore. Insigne ha preso fiducia e batte ancora Skorupski. Il Bologna è messo all’angolo, il vice di Spalletti, Dominichini, dà minuti a Politano e Zielinski per Insigne e Lozano. Il finale è un copione scritto: il Napoli arriva alla conclusione con facilità, ci provano ancora Anguissa e Osimhen.
Finisce così 3-0. Con un grande segnale al campionato. Mihajlovic deve accontentarsi dell’unica (grande) gioia della giornata, la nascita di sua nipote Violante.
Il Napoli continua il duello in vetta col Milan.
Potrebbe interessarti anche: A Salerno derby campano vietato per i tifosi del Napoli – SiComunicazione