Potrebbe essere realizzato il murales più grande al mondo sulla facciata della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. A realizzarlo, Alessandro Ciambrone, che si è candidato ai guinness per tentare la sfida. Si tratterebbe della realizzazione del murales più grande del mondo, un’opera d’arte di 4mila metri quadri. Il tema dell’opera artistica è quello della libertà. L’artista inizierà il progetto a marzo. In più, il percorso turistico del murales includerà l’apertura di un ristorante all’interno del carcere aperto al pubblico, progettato da alcuni studenti universitari.
“Il murale rappresenterà i siti del Patrimonio Mondiale Unesco in tutti i continenti con citazioni di personaggi storici e Premi Nobel su temi quali contrasto alla violenza, diritti umani, pace, valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e intangibile” ha commentanto Ciambrone.
Ciambrone ha già realizzato opere d’impatto come il murales di mille metri quadri per gli 800 anni dell’Università di Napoli ‘Federico II’, il murale dell’amicizia Napoli-Rio de Janeiro nella sede del CONI Brasile (RdJ), quello di 450 mq per Lavazza a Piazza Sanità Napoli, i dieci murales per dieci scuole della Regione Campania, quello per il Premio Nobel per la Pace Denis Mukwege (400 mq) nel Comune di Sant’Antimo, l’opera “Amore e Psiche” in Piazza Errico Malatesta a Santa Maria Capua Vetere.
Informazioni sulla presentazione
La presentazione dell’inziativa si terrà il 21 febbraio nella Sala Loggia del Maschio Angioino, in occasione della Giornata Mondiale Unesco della Lingua Madre. Prenderanno parte all’evento, Donatella Rotundo, Direttrice casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere; Armida Filippelli, Assessora alla formazione professionale Regione Campania; Lucia Castellano, Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria; Alessandra Clemente, Consigliera del Comune di Napoli; Matteo Lorito, Rettore Università di Napoli Federico II; Annamaria Colao, Unesco Chairholder, Educazione alla salute ed allo sviluppo sostenibile, Università di Napoli Federico Il; Samuele Ciambriello, Garante dei detenuti Regione Campania.
Di Sabrina Valenti
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