La dinamica è quella del branco a caccia. La vittima designata, un ignaro clochard colpevole di aver incrociato il gruppo di giovani mentre chiedeva l’elemosina in strada. La brutale aggressione si è verificata sotto gli occhi di diverse persone che, nella notte tra sabato e domenica, era semplicemente intenzionata a godersi una tranquilla serata nel cuore di Napoli. La movida si è fatta violenta intorno alla mezzanotte, quando, a un tratto il clochard ha iniziato a ruzzolare giù lungo via Mezzocannone, a due passi dalla sede dell’Università “Federico II”. A inseguirlo, spintonandolo e inveendo, almeno una decina di persone, tutte apparentemente giovani, forse adolescenti. Inchiodato a terra a ridosso di un’auto parcheggiata, il senza fissa dimora è stato colpito a calci e pugni dal branco che si è dato alla fuga dopo l’intervento di alcuni presenti.
La violenza del branco contro il clochard
Rialzatasi, la vittima ha trovato riparo presso un locale ancora aperto e discretamente frequentato. La situazione non è migliorata, però, finendo per degenerare una seconda volta. Alcuni giovani, dopo alcuni minuti, sono tornati, correndo in gruppo e avventandosi contro il clochard. Nelle loro mani, stavolta, una mazza di legno, una bottiglia di vetro e una sedia. Tanta la foga che il gruppo, ormai avviluppato con la vittima, ha finito per varcare la soglia del locale e finire quasi al suo interno.
A salvare il povero senza fissa dimora da un secondo attentato, potenzialmente più pericoloso del primo, l’intervento dei diversi presenti all’esterno del locale. Scappati, i giovani si sono dileguati nella folla della movida del centro storico, facendo perdere le proprie tracce. Sul posto, dopo alcuni minuti, gli agenti della Polizia, allertati dal titolare del locale e dai clienti. Con loro, un’ambulanza del 118, che ha medicato la vittima dell’aggressione trasportandola poi con sé in ospedale.
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