È passato quasi un mese dalla sentenza con cui il tribunale di Napoli aveva accolto il ricorso presentato da alcuni residenti e un intero condominio di vico Quercia, eppure, ci dice Salvatore, uno dei residenti di una delle aree maggiormente vissute e frequentate della movida notturna della città, pare che poco o nulla sia cambiato da allora.
Tappi di gomma sotto tavoli e sedie per evitare i rumori da attrito, sorveglianza notturna a carico degli esercizi commerciali perché supervisionino sulla confusione all’esterno dei locali, stop alla musica e alla vendita di bevande in vetro dopo una certa ora. Luci e ombre del by night di vico Quercia si riflettono nelle opinioni di chi quell’area la vive senza abitarci.
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