“La loro era una protesta pacifica e sono state portate in Questura e sono state costrette ad atteggiamente degradanti”. La vicenda ha avuto come protagoniste alcune attiviste di Extinction Ribellion, in protesta a Brescia all’esterno della sede di Leonardo. Secondo quanto hanno dichiarato, una volta portate in Questura, sono state costrette a denudarsi e a compiere pratiche degradanti. Dalla Questura locale, la smentita: le perquisizioni sarebbero state condotte regolarmente, nessun agente avrebbe abusato della propria posizione o del suo potere. Da tutta Italia, però, il supporto nei confronti delle attiviste in protesta è montato compatto. A Napoli, domani, il caso sarà impugnato dalla Rete No DDL Sicurezza – A pieno regime nel corso di una protesta in piazza del Plebiscito.
No DDL Sicurezza, la protesta a Napoli e il supporto alle attiviste di Brescia
“Un’attivista di Extinction Rebellion ha denunciato come, dopo essere stata fermata durante un’azione diretta non violenta a Brescia, sia stata portata in Questura e costretta ad andare in bagno davanti agli agenti e a fare degli squat dopo essersi dovuta spogliare. Protestava contro Leonardo e la macchina bellica complice del genocidio in Palestina. Nello stesso momento gli esponenti della maggioranza e del governo sostenevano la necessità di una “scudo penale” per tutelare gli agenti, e proponevano il gratuito patrocinio per il personale delle forze dell’ordine “costretto” a difendersi in tribunale dalle accuse di aver compiuto violenze o abusi”. Si apre con questo quadro la nota diffusa dalla Rete No DDL Sicurezza – A pieno regime. Per domani, venerdì 17 gennaio 2025, è in programma una protesta all’esterno della Prefettura partenopea.
“Strumentalizzando alcune manifestazioni seguite ai video che hanno fatto luce sulla morte di Ramy Elgalm a Milano”, prosegue la nota, “i partiti di governo stanno giocando a chi vuole radicalizzare di più il DDL Sicurezza, arrivando a sostenere l’impunità per gli agenti che reprimono chi manifesta il proprio dissenso. Lo stesso senso di impunità che porta alla diffusione endemica di episodi come quello di Brescia. C’è un brutto clima. Alimentato ad arte dai media della destra e dagli esponenti della maggioranza. Un clima volto a spaventare chi dissente e chi manifesta. Ma non abbiamo paura”, insistono attiviste e attivisti. “Per questo il 17 gennaio 2025 manifesteremo in tante città contro il DDL Sicurezza, e in particolare a Roma ci ritroveremo alle 18:00 in piazza Sant’Andrea Della Valle, a pochi metri dal Senato dove il provvedimento è in discussione”.
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