30 artisti campani, 12 collettivi, 15 studi professionali con artisti provenienti da tutto il mondo, dal Sud America, al centro Europa. Passando per Libano e Turchia.
Sono solo alcuni dei numeri di AMA, la biennale delle arti di Maddaloni che si pone come obiettivo primario la rigenerazione del contesto urbano e architettonica della cittadina casertana senza dimenticarsi di un elemento importantissimo, la cultura. Fino al 21 aprile mostre, installazioni, incontri e performance con la presenza di architetti e designer. La manifestazione ribadisce con forza che “L’arte è contro le mafie”, trasformando la cultura in strumento concreto di rinascita urbana. Proprio nella Maddaloni di Franco Imposimato, sindacalista e vittima della camorra.
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