Questa mattina è stata inviata la procedura per il licenziamento collettivo, per 97 operai di Trasnova, ai sindacati di categoria. La decisione di Stellantis è quella di cessare i contratti dal 31 dicembre. Tra i lavoratori, 54 impiegati nelle sedi di Stellantis di Pomigliano d’Arco, a Napoli. Altri operai tra Mirafiori, Piedimonte San Germano e Melfi. Oltre ai 97 operai di Trasnova, sono coinvolti nel licenziamento anche altri lavoratori precari a cui non verrà rinnovato il contratto. In questi giorni, i dipendenti hanno bloccato gli ingressi della fabbrica di Pomigliano d’Arco.
La dichiarazione di Elly Schlein
Questa mattina la segretaria del Pd, Elly Schlein, si è recata a Pomigliano d’Arco per incontrare i dipendenti che hanno ricevuto la lettera di licenziamento. “Chiediamo che il Governo si assuma le sue responsabilità togliendo quell’inutile e dannoso taglio ai 4,6 miliardi di fondi per l’auto- ha affermato la Schlein- chiedo al governo italiano di battersi insieme a noi per un fondo europeo sull’automotive, altrimenti rischiamo di avere lo smantellamento di una filiera strategica in Italia e in tutta Europa. Vogliamo che questi lavoratori siano alla guida dell’innovazione del settore e lo possiamo fare solo se il governo si assume le sue responsabilità, se Stellantis si assume le sue responsabilità”.
Ad intervenire anche Mario Costanzo della Fiom “Rispetto alle rassicurazioni del ministro Urso, e anche di Stellantis, che dicevano di avere trovato delle soluzioni per salvaguardare i livelli occupazionali. Samattina abbiamo avuto una doccia fredda con l’avvio della procedura per i licenziamenti collettivi che smentisce, di fatto, le parole di Urso e dello stesso Elkann. I numeri sono abbastanza alti, in Italia si tratta di 350 lavoratori tra diretti, Transnova e un subappalto di Transnova che, dal 1 gennaio 2025, non avranno più un posto di lavoro”.
Di Sabrina Valenti
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