Su quasi 150 lavoratori controllati, oltre un terzo (62 per la precisione) erano impiegati in nero e di questi 39 erano anche sprovvisti di regolare permesso di soggiorno. È il risultato di una serie di controlli effettuati nei giorni scorsi dall’Ispettorato d’area metropolitana di NAPOLI nell’ambito del progetto nazionale “Alt Caporalato”, che ha visto la partecipazione anche dei carabinieri del gruppo Tutela della direzione interregionale del sud e del nucleo Ispettorato del lavoro, della polizia di Stato, del personale dell’Asl, della polizia locale e dei mediatori dell’organizzazione internazionale per le migrazioni. L’azione ha interessato sei aziende del settore manifatturiero: al termine degli accertamenti sono stati emessi sei provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali, uno per lavoro nero e altri cinque sia per lavoro nero sia per le gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro riscontrate durante le attività di controllo. Gli ispettori del lavoro hanno infatti impartito in tutto ben 45 prescrizioni per violazioni in materia di salute e sicurezza, tra le quali quelle relative alla mancata valutazione dei rischi, alle omesse elaborazione del documento di valutazione dei rischi, visita medica, formazione, designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione e per la mancata consegna ai lavoratori dei dispositivi di protezione individuali.
