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L’Archivio Storico della Fondazione Banco di Napoli candidato Unesco

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Gli archivi storici della Fondazione Banco di Napoli sono candidati a diventare Patrimonio dell’ UNESCO. La proposta d’iscrizione al Registro della Memoria del Mondo, promossa dalla Fondazione Banco di Napoli e sostenuta dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania del Ministero della Cultura, è stata trasmessa dalla Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco alla Segretariato del Programma della Memoria del Mondo, a Parigi, nei giorni scorsi.

Il Fondo Apodissario dell’Archivio Storico raccoglie le transazioni degli otto banchi pubblici napoletani tra il XVI e l’inizio del XIX secolo e costituisce un patrimonio documentale unico di conoscenza storica di età moderna.

I documenti conservati evidenziano il fondamentale passaggio dall’utilizzo della moneta alla nascita dell’istituzione delle fedi di credito, antesignane dei moderni titoli all’ordine, e delle madrefedi, sorta di primordiale conto corrente. Inoltre, i documenti ripercorrono lo sviluppo demografico, urbanistico e culturale della città di Napoli.

‘’Il Fondo apodissario ha la forza di tramandare eventi storici di valore universale – sottolinea Rossella Paliotto, presidente della Fondazione Banco di Napoli – e porta in sé le tracce puntuali di accadimenti epocali. In virtù di queste sue caratteristiche costituisce una fonte assolutamente insostituibile per la conoscenza di ogni vicenda della vita cittadina e contribuisce a illuminare la storia di Napoli grande capitale dell’età moderna il cui Centro storico è riconosciuto patrimonio UNESCO. È sicuramente un patrimonio che merita di essere integrato nel Registro della Memoria del Mondo. Rivolgo un appello alle istituzioni tutte, locali e nazionali, affinché siano al nostro fianco in questo percorso sostenendo, per le loro competenze, la nostra iniziativa che potrebbe portare lustro alla città e al Paese’’.

L’UNESCO ha istituito il programma nel 1992 per rispondere alla necessità e crescente consapevolezza del precario stato di conservazione e accesso al patrimonio documentario in varie parti del mondo.

L’Archivio storico del Banco di Napoli

L’Archivio Storico del Banco di Napoli è l’archivio storico bancario più grande e antico al mondo ed ha sede nel cinquecentesco Palazzo Ricca, nel cuore del centro storico di Napoli, in via dei Tribunali. Qui 330 stanze e circa 100 km di scaffalature contengono centinaia di migliaia di scritture relative agli otto banchi pubblici da cui nacque il Banco di Napoli.

Un’immensa città di carte in cui è possibile toccare la storia con mano grazie alla ricchezza delle “causali di pagamento”, in cui era specificato dettagliatamente il motivo delle antiche transazioni. In questo modo, notizie inedite di opere realizzate da illustri artisti, insoliti aspetti dell’economia quotidiana e centinaia di migliaia di storie personali, celebri o ignote, sono giunti a noi attraverso i secoli restituendo un affresco di #Napoli e del Mezzogiorno dal 1573 sino ai giorni nostri. Oggi la sede del Banco di Napoli ospita progetti e iniziative di promozione culturale e diffusione al pubblico del suo grande patrimonio archivistico.

IlCartastorie all’ Archivio Storico del Banco di Napoli

ilCartastorie | Museo Archivio Storico Banco di Napoli nasce per valorizzare questo immenso patrimonio che consente una divulgazione originale di storie più o meno note. Il cuore de ilCartastorie è il percorso multimediale Kaleidos realizzato da Stefano Gargiulo | Kaos Produzioni, che costituisce l’offerta permanente del museo e si sviluppa al primo piano dell’Archivio. Il percorso consente al visitatore di immergersi letteralmente nella storia raccontata dai volumi; il pubblico si troverà così a muoversi in uno spazio fatto di tomi altissimi e “kebab di carta”, suoni ed immagini, in un rimando continuo tra passato e presente e potrà scoprire di più su San Gennaro e sul Principe di Sansevero e tanti altri.

Sette aree in cui i numeri di conto e i ducati diventano storie da ascoltare grazie a proiezioni, libri popup, touch screen, il tutto in un immenso labirinto di carte che ricalca il labirinto della memoria storica.

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