Fanno discutere le rivelazioni di Nelson Castro giornalista e medico argentino, autore del libro “La salute di Diego”. Lo scrittore racconta dettagliatamente la storia di Maradona e le informazioni mediche a cui ha avuto accesso.
“Aveva un corpo privilegiato in termini di resistenza – spiega Castro – altre persone sarebbero morte prima. Il suo cuore è stato estratto per studiarlo perché era molto importante nel determinare la causa della morte. Ovviamente ora Diego è sepolto senza il cuore“. Il giornalista-medico è intervenuto nel corso del programma tv argentino “La Mesa de Juana Viale” e ha aggiunto: “Il cuore di Diego pesava mezzo chilo quando normalmente pesa 300 grammi. Ne aveva uno grande per vari motivi, per esempio a causa del suo scompenso cardiaco e a causa della malattia cardiaca che aveva”.
Maradona rischiò di morire nel 2000
Già nel 2000 Maradona rischiò di morire e Nelson Castro ricorda anche quei momenti: “Riguardo a quell’episodio a Punta del Este nel gennaio 2000, viene salvato dal medico uruguaiano che lo va a trovare, il dottor Jorge Romero. Quello che si accorge di tutto è Guillermo Coppola, che lo vede in una situazione molto brutta. Va a trovarlo il dottor Romero, un medico che era stato ricevuto, Coppola gli dice ‘guarda, non si sveglia da due giorni, è come in coma, devi portarlo in ospedale. Portano Maradona con due persone, lo aiutano e lo mettono sul sedile posteriore e il dottore fa tutto il viaggio sul sedile posteriore. Nella serie Amazon il dottore appare avanti”.
“Romero si rende conto che se avesse messo Maradona a letto, sarebbe andato verso quella che viene chiamata fibrillazione ventricolare e sarebbe morto – spiega Castro –. Allora, lo mantiene seduto, fanno quella sosta drammatica in una stazione di servizio per fare benzina, arrivano in ospedale e solo lì lo mettono a letto. Fa la fibrillazione ventricolare, che è il passaggio prima dell’arresto, e lo salvano perché avevano tutto il necessario. Ma è stata una situazione drammatica in cui il medico ha avuto il coraggio di gestirla: aveva la vita di Maradona nelle sue mani”.
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