Avrà “il compito di coordinare la bonifica del territorio”, con “poteri straordinari legati alle attività specificatamente indicate dalla sentenza della Corte Europea dei diritti per l’uomo.”
Sono le parole del presidente del consiglio Giorgia Meloni che nel corso dell’ultimo consiglio dei ministri ha nominato ufficialmente il commissario straordinario per la terra dei fuochi.
Ecco la scelta di Giorgia Meloni
Si tratta del generale dei carabinieri Giuseppe Vadalà, 62 anni, che nel 2017, sotto il governo Gentiloni, aveva già assunto il ruolo di Commissario Unico per la bonifica delle discariche e dei siti contaminati.
La presidente Meloni ha incluso la sua nomina a commissario sull’area degli sversamenti e dei roghi nel decreto legge sulla Pubblica Amministrazione. Una decisione, ha spiegato la premier nel vertice di Palazzo Chigi, che serve a “garantire l’attuazione di quanto previsto dalla sentenza del 31 gennaio 2025 della Corte europea dei diritti dell’uomo, che ha condannato l’Italia per non aver adottato adeguate misure per fronteggiare l’inquinamento dell’area.” Con il generale Vadalà commissario prende forma anche una squadra di supporto composta da 25 unità.
Il compito del neo commissario
In un tempo massimo di 60 giorni dalla presa in carico del compito sarà responsabilità del neo-commissario trasmettere alla Presidenza del Consiglio dei ministri una relazione sullo stato dell’arte e sulle azioni che intende intraprendere per arrivare all’obiettivo di bonifica e ripristino ambientale.
“La nomina – spiega il ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin – supera le frammentazioni e le sovrapposizioni di competenze, accelerando il percorso necessario di risanamento a tutela delle persone residenti nella terra dei fuochi.