Il racconto di tutti gli abitanti della zona di Bagnoli, oggi, ha sempre una parola in comune: la paura. Quella che non passa neanche dopo 2000 scosse di terremoto in 40 giorni, quella che ti accompagna sempre e che non ti fa dormire sereno e che ti porta a guardare sempre se il lampadario si muove. Quella che ti fa vivere con una piccola valigia pronta vicino alla porta.
La scossa di questa notte ha riportato sui volti della gente il terrore tenendoli lontano dalle loro case o perché lesionate o perché non ritenute sicure. In tantissimi, infatti, attendono all’esterno delle loro abitazioni l’arrivo dei vigili del fuoco per potere rientrare in casa, in sicurezza, ma sempre con il timore che la prossima scossa sia peggiore.
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