Il sì è arrivato a maggioranza nel corso dell’ultima riunione del Consiglio Comunale. Il 2023 sarà l’anno dell’aumento del prezzo dei biglietti per i voli in partenza da Capodichino.

L’incremento

La misura, una delle precondizioni accordate per la firma del Patto per Napoli, è stata approvata dalla maggioranza dei consiglieri comunali. Dal 2023 la tassa d’imbarco aeroportuale per chi parte dal capoluogo partenopeo aumenterà di 2 euro. Nei giorni scorsi, la previsione dell’incremento della tassa aveva scatenato delle poemiche: GESAC, la società che gestisce i servizi degli aeroporti campani, aveva palesato i suoi dubbi circa l’impatto che una decisione del genere avrebbe potuto avere sul traffico aereo e sullo sviluppo dello scalo di Capodichino.

In merito, l’assessore al Bilancio del Comune di Napoli, Paolo Baretta, ha rassicurato: “Su sollecitazione di GESAC, è stata aperta un’interlocuzione con il Governo per valutare possibili condizioni di rinvio dell’aumento della tassa per un biennio. Noi abbiamo dato la nostra disponibilità ma abbiamo chiarito che eventuali condizioni per una modifica sono che non si riducano le entrate previste, che le alternative non incidano sui cittadini e che si proceda con una norma che cauteli il Comune rispetto alle verifiche periodiche della Corte dei Conti”.

Lo scontro in Consiglio sugli emendamenti

Nel corso della stessa riunione del Consiglio Comunale, poi, è stato approvato all’unanimità l’emendamento proposto dal consigliere Water Savarese (Manfredi sindaco) in cui si chiedeva l’applicazione della tassa entro e non oltre il 28 febbraio. Bocciato dalla maggioranza, invece, l’emendamento presentato da Forza Italia in cui si chiedeva che i cittadini residenti nella città di Napoli e nella relativa provincia fossero esentati dal pagamento dell’imposta. Approvato anche l’emendamento in cui si chiede alla Giunta di prendere in considerazione la possibilità di istituire anche una tassa d’imbarco per i transiti nel porto di Napoli e per l’ingresso in città dei bus turistici.

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