Dovrebbero essersi sprigionate dalla sauna le fiamme che hanno provocato l’incendio nella casa vacanza in piazza Municipio che ha determinato la morte della turista pugliese Emanuela Chirilli. In questa direzione sta procedendo l’inchiesta sulla morte della 28enne nella ricostruzione di circostanze e responsabilità di quanto avvenuto venerdì mattina al settimo piano dell’edificio. Inchiesta che si muove nell’ambito dell’omicidio colposo. Nelle prossime ore sarà disposta l’autopsia sul corpo della giovane turista, per accertare le cause del decesso. Uno snodo cruciale, anche per consentire ai responsabili della gestione della casa vacanze e ai parenti della ragazza uccisa di interagire con l’autorità giudiziaria in vista del prosieguo delle indagini.
I vigili del fuoco hanno trovato nel corridoio il corpo della donna che non è stato lambito dalle fiamme. Emanuela è morta per asfissia. È stata raggiunta dalle esalazioni del monossido di carbonio, probabilmente mentre dormiva nel suo letto. Si è accorta dalle fiamme, ha iniziato ad affannare, ha percorso parte del corridoio, nel tentativo di raggiungere la porta. Sono varie le ipotesi al vaglio degli inquirenti: un corto circuito legato al cattivo funzionamento dell’impianto elettrico oppure di quello di supporti elettronici portati dall’esterno. Difficile al momento ricostruire le ultime ore di vita della ragazza. Il suo telefonino cellulare è andato distrutto nelle fiamme e non ci sono telecamere nei pressi della stanza in cui è avvenuto l’incendio.
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