Un’affascinante esposizione che offre la conferma dell’immensa posizione di supremazia dell’autorevole famiglia D’Avalos, originaria del nord della Spagna e diffusasi in diverse zone d’Europa e soprattutto in Italia. Famiglia gradita e Re e a Imperatori, i quali con un solido legame ne accrebbero continuamente l’influenza. Nella sede della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania in via San Biagio dei Librai a Napoli, unitamente alla presentazione al pubblico dell’inventario dell’Archivio, la mostra “I D’Avalos” è stata inaugurata, alla presenza del governatore Vincenzo De Luca: “Dobbiamo lasciare il segno della modernità a quanto ereditato dal passato”. E’ stato questo il messaggio lanciato dal presidente della regione durante il suo intervento. Location dei preziosi pezzi esposti fino al prossimo 29 settembre è il Salone delle Feste di Palazzo Carafa in gran parte restaurato. I visitatori potranno gustarsi il lunghissimo arco di storia che si trova racchiuso nell’immenso Archivio di famiglia d’Avalos, salvaguardato a fine 2019. Questo grazie all’impegnativa azione di recupero ad opera della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania, diretta da Gabriele Capone, col sostegno del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli.
