Si stava trattenendo in strada a parlare con due persone, forse i sua guardaspalle, quando gli agenti della Questura di Napoli lo hanno individuato in via Angelo Camillo De Meis, ha iniziato la sua fuga verso casa, arrivando persino a gettare una pistola calibro 38 dal balcone. A finire in manette nel quartiere Ponticelli, Giovannone De Stefano, fratello della donna boss, oggi pentita e collaboratrice di giustizia, Luisa “la Pazzignana”.
Chi è “Giovannone”
L’uomo, noto esponente della malavita locale, molto probabilmente temeva possibili agguati. De Stefano, 41 anni, è stato fermato e arrestato per detenzione illegale di arma da fuoco, mentre i suoi due compagni sono riusciti a dileguarsi. Per loro, al momento, non sono state formulate accuse.
Arrestato nel 2012 per estorsione aggravata dal metodo mafioso, De Stefano aveva lasciato il carcere da pochi mesi. Aveva blindato la sua abitazione dotandola di un sofisticato sistema di videosorveglianza che gli consentiva di monitorare l’intera zona, auspicando così di intercettare anzitempo eventuali incursioni dei rivali. La presenza del ras tra le strade del rione De Gasperi, armato di pistola, presumibilmente affiancato da due persone, nella circostanza che ha portato al suo arresto, conferma il clima di palpabile tensione in cui cercano di sopravvivere i reduci del clan dei “pazzignani” per i quali la strada ora diventa ancora più ripida, all’indomani del trasferimento in carcere di “Giovannone”.
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