Su 100 tamponi, 27 sono positivi: questo il dato sconvolgente relativo ai test per la rilevazione del Covid-19 effettuati sulla platea 5-19 anni. Uno studente su tre è positivo, dunque. Una media preoccupante, che alimenta le discussioni di questi giorni sul ritorno alla didattica a distanza.
Sul fronte del personale scolastico, sono oltre tremila i docenti, dirigenti e personale ATA a essere stati contagiati dal coronavirus, circa il 3% dell’intera fetta dei cittadini campani attualmente positivi all’infezione virale. La discussione per il ritorno in aula dopo le feste passa anche per la valutazione di questi dati, assieme a quelli relativi alle vaccinazioni effettuate.
Risale infatti allo scorso 15 dicembre l’obbligo vaccinale per il personale scolastico, ed è anche grazie ad esso che non c’è stata un’impennata ancora più vertiginosa nell’indice dei contagi di questi giorni, ma su 122.274 soggetti, circa 1654 non hanno ancora neppure una dose di vaccino, l’1.3%. Per il ritorno in aula del 10 gennaio, salvo cambi di direzione, bisognerà prestare molta attenzione. In Campania, sorvegliati speciali per l’alto numero di positivi sono i comuni vesuviani, la provincia di Avellino e quella di Caserta, ma anche #Napoli.
Le uniche aree potenzialmente escluse da una eventuale ordinanza di sospensione della didattica in presenza, attesa per sabato pomeriggio, a sei giorni dall’analisi dei dati e dalla verifica dell’andamento della curva dei contagi, potrebbero essere la virtuosa Benevento assieme ad alcune zone della provincia di Salerno.
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